Giornata della Memoria. La crepa, il tatto.

Tu potrai degenerare nelle cose inferiori che sono i bruti; tu potrai, secondo il tuo volere, rigenerarti nelle cose superiori che sono divine 
(Pico della Mirandola, Oratio de Hominis Dignitate) 
E' la giornata della memoria. Scrivo questo testo con poco tempo, ma con molta urgenza. 
Il 9 Ottobre ho potuto ascoltare l'ultima testimonianza pubblica di Liliana Segre: ci ha voluto passare il testimone e voglio rispondere alla sua chiamata, nel mio piccolo spazio di libertà. In questo giorno ci fermiamo, almeno per un attimo, davanti al mistero del male. 
Il mistero del male della Shoah si impone davanti e non tollera di essere addomesticato nella nostra coscienza. I punti di riferimento, le coordinate morali ed esistenziali si spaccano, si sfilacciano, davanti alla morte sistematizzata e resa idolo. E' un trauma che infrange l'idea che abbiamo degli esseri umani e respinge la semplicità con cui guardiamo all'Uomo e alla Donna. 
Io, che sono un giovane, non posso pensare alla vita come vi penserei senza l'Olocausto: la minaccia del male possibile mi chiede di avere una direzione più precisa, un radicamento maggiore nella benevolenza umana, una cura più attenta della mia coscienza e del mio prossimo.
 
Nero Cretto, A. Burri 1976, ©Guggenheim 
La possibilità del male appesantisce il vivere umano, come un masso. Per arrivare in alto, per vivere bene, bisogna tenere in considerazione il peso e sforzarsi maggiormente. 
La vicenda che oggi ricordiamo ha ferito a morte milioni di persone e il loro racconto è così forte che apre, nelle coscienze di noi che silenziosamente ascoltiamo, crepe . Possono essere come le impronte digitali per sentire con più esattezza le possibilità dell'essere umano.
Se la perdita dell'innocenza umana scandalizza e sconvolge, è il modo con cui possiamo abitare la nostra statura, si apre la possibilità di costruire comunità dalla traiettoria più decisa, vite più radicate. 
E ora, lascio spazio al silenzio, poiché tutto il resto sarebbe stucco sulla crepa, polvere sulle dita. 


Qui potete ascoltare l'ultima testimonianza pubblica di Liliana Segre a Rondine Cittadella della Pace. 




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